La chiesa di San Salvatore in Ognissanti
Con una guida del Caricentro
abbiamo visitato questa bellissima chiesa

aperta solo per noi e con una guida bravissima.
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   La chiesa di San Salvatore in Ognissanti (in breve di Ognissanti).
   Tradizionalmente sovvenzionata dalla famiglia Vespucci.   La chiesa, iniziata nel 1251 faceva parte del complesso conventuale degli Umiliati, un ordine giunto a Firenze da Alessandria nel 1239 che si affermarono come congregazione laica maschile e femminile, dedita alla perfezione evangelica ed alla povertà, ma specialmente al lavoro che era parte integrante della vita dei religiosi, impegnati soprattutto nella lavorazione della lana e del vetro.    La chiesa è stata costruita proprio in una zona particolarmente adatta alla lavorazione della lana, perché all'altezza della porta alla Carraia, dove il Mugnone sfociava nell'Arno, c'era un'isoletta che formava un canale utile per ricavare l'energia idraulica per mulini e gualchiere.    Per favorire tale sfruttamento, gli Umiliati costruirono la pescaia di Santa Rosa, insieme a un ricco sistema di canali.    Il loro convento era dunque un vero e proprio centro del lavoro organizzato e il paesaggio urbano circostante venne caratterizzato da edifici legati all'attività produttiva dei religiosi.    Per il loro prestigio, alla fine del Duecento gli Umiliati furono chiamati a ricoprire importanti cariche pubbliche.    Intanto la chiesa si andava arricchendo di opere d'arte di straordinario pregio, grazie anche al mecenatismo delle famiglie del quartiere, che avevano raggiunto una solida posizione economica e sociale.   All'inizio del Trecento la chiesa era così ricca da intraprendere un prestigioso programma decorativo, che aveva il fulcro nell'attività di Giotto: intorno al 1310 veniva posta sull'altar maggiore la Maestà ora agli Uffizi, la Croce dipinta e, dal distrutto coro dei monaci, la Dormitio Virginis oggi a Berlino.     Nel Quattrocento, lavorarono in Ognissanti Sandro Botticelli (che nella chiesa è sepolto) e Ghirlandaio.    In particolare il Ghirlandaio era stato assoldato dalla famiglia Vespucci, di cui faceva parte anche il famoso Amerigo, il navigatore che diede il suo nome all'America.    Durante il secolo successivo gli Umiliati cominciarono a diminuire di numero e di prestigio, anche per il cambiamento del panorama artigianale della città, orientato ora sulla lavorazione della seta piuttosto che della lana e nel 1571 l'ordine fu soppresso per i contrasti avuti in Lombardia conto Carlo Borromeo e, per volere di Cosimo I, subentrarono nel loro cenobio fiorentino i Francescani Minori Osservanti.    Questo ordine risiedeva nel convento presso la chiesa di San Salvatore al Monte, che avendo subito gravissimi danni in seguito all'assedio delle truppe imperiali del 1529-1530, avevano potuto apportare solo restauri contingenti e sollecitavano una nuova collocazione entro le mura cittadine.    I francescani portarono arredi ed opere d'arte in loro possesso e soprattutto una venerata reliquia di san Francesco D'Assisi, il saio che il santo avrebbe indossato nel 1224 quando ricevette alla Verna le stimmate (la reliquia da qualche anno è stata trasferita nel santuario della Verna).    Subito vennero iniziati dei lavori di ristrutturazione: vennero costruiti i due chiostri, e la chiesa fu riconsacrata nel 1582 e intitolata a San Salvatore ad Ognissanti, in onore della primitiva sede dell'ordine nella chiesa di Monte alle Croci.